In un mercato sempre più influenzato dall’evoluzione tecnologica e dalla necessità di mettere al centro il cliente, i micro-dati rappresentano un elemento fondamentale per definire strategie e prendere decisioni.
Per comprendere al meglio il valore dei micro-dati si deve partire da un concetto semplice ma essenziale: questi elementi si trovano sparsi ovunque. Soprattutto nel web, sono rappresentati da tutte le ricerche od attività svolte dagli utenti sui motori di ricerca o sui social o nei commenti ad esempio a video e post.
Come potete comprendere trattasi di una miriade di informazioni che oltretutto sono anche gratuite. Occorre raccogliere queste informazioni in base alla finalità, normalizzarle, elaborarle, analizzare e sintetizzarle.
Definizione di Micro-dati
Quando si parla di small data, una definizione che mi piace molto è quella utilizzata da Massimo Giacchino, autore del libro “Design Marketing – analizzare i micro-dati per testare e scalare strategie di mercato”.
Secondo l’autore, i micro-dati sono tracce e segnali che le persone lasciano on line. Idealmente, nascono perlopiù – ma non solo – dai micro-momenti, che secondo Google, sono tutti gli istanti in cui le persone hanno una necessità che può essere soddisfatta con una consultazione online.
Micro dati: caratteristiche da sapere
Come potete comprendere, queste informazioni sono davvero infinite e ci permettono di far emergere diverse considerazioni, a carattere di trend, analisi della stagionalità, nuove esigenze e bisogni da parte del consumatore finale, analisi della concorrenza, ricerca di parole chiave per i tuoi contenuti.
La prima peculiarità davvero potente dei microdati è che sono perlopiù gratuiti. In ogni caso il costo è contenuto, in quanto come evidenzia, Giacchino, “non coinvolge le persone da osservare”. Stiamo infatti parlando di dati che sono già presenti nel web, occorre solo raccoglierli e sintetizzarli, attraverso l’ausilio di tool o strumenti online.
Stiamo parlando di una miriade di dati, che sono archiviati sui social o sul web, ad esempio dall’anno di iscrizione. Pertanto si possono vedere anche trend e gusti, che cambiano o come si muovono nel tempo le strategie dei concorrenti.
Un’altra caratteristica da sottolineare è quella dell’autenticità. L’utente lascia di sua iniziativa un commento o una recensione e permette di capire cosa sta dicendo e le emozioni che sta provando: soddisfazione, rabbia, delusione, neutralità, ecc.
Micro-dati: obiettivi da perseguire
Ora che hai compreso l’utilità e la potenzialità di queste piccole informazioni, dovrai impostare un piano di azione.
Prima di tutto devi definire quali sono gli obiettivi, che devono essere raggiunti, solo in quel momento potrai iniziare a raccogliere ed elaborare.
Come evidenziato nella definizione data da Massimo Giacchino, gli small data, sono ovunque online e pertanto bisognerà concentrarsi sui canali in cui si ritiene possano emergere elementi rilevanti. Ad esempio se si sta analizzando un cluster di clientela per anagrafica sarà produttivo concentrarsi in social o community maggiormente riferiti a quel target.
Personalmente utilizziamo spesso queste piccole informazioni per individuare argomenti che suscitano interesse e che possono essere spunti per la realizzazione di nuovi contenuti. Ad esempio teniamo monitorata la ricerca e l’analisi dei micro-dati che riguardano il mondo dei modelli excel.
Ecco perché è importante definire l’obiettivo o gli obiettivi di raccolta dei micro-dati. Stai affrontando un tema non banale e molto strategico, che non deve limitarsi a un semplice copia e incolla delle informazioni. Si deve andare ben oltre. I micro dati vanno poi analizzati minuziosamente per estrapolare elementi chiave, che possono essere determinanti per prendere decisioni strategiche e condivise, supportate da fatti concreti.
Conclusioni
Come avete potuto osservare i micro-dati sono davvero elemento prezioso e di valore per i brand che vogliono implementare un modello di strategia basato su fatti concreti. I micro-dati sono tracce online lasciate ovunque. Occorre definire obiettivi e procedere all’analisi. Tra le finalità più comuni segnaliamo ad esempio:
– definizione della buyer personas
– trend di mercato
– l’analisi dei competitor
– stagionalità di prodotto.
– supporto alla definizione e progettazione di piani di marketing
– base dati per la creazione di dashboard con excel.
Risorse per approfondire
Se ti interessa l’argomento e vuoi approfondire l’argomento, merita sicuramente attenzione la lettura della guida Design Marketing di Massimo Giacchino, dove troverete suggerimenti molto operativi e casi pratici di applicazione.
L’altro libro da leggere è sicuramente “ Small Data – i piccoli indizi che svelano i grandi trend”, edito da Hoepli, di Martin Lindstrom, che propone un approccio focalizzato nel ricercare spunti interessanti per cambiare il volto a un brand e per mutare le sorti attraverso un’attenta osservazione dei comportamenti e dei bisogni del consumatore.