Il Decreto per il rilancio, presentato in data 13 Maggio sottolinea una serie interventi quantificabili in un’ammontare pari a 55 miliardi. In questo articolo analizziamo i principali punti che possono interessare le aziende, privati e le partite iva.
Decreto per il rilancio: Manovre per far ripartire il made in Italy
Il 13 Maggio è stato approvato il decreto per il rilancio dal Consiglio dei Ministri, un documento corposo che deve servire per aiutare le aziende a ripartire. La manovra contiene diverse punti, vediamo di sintetizzare, qui di seguito i principali.
Ammortizzatori sociali, indennizzi, sovvenzioni
– ammortizzatori sociali: prolungamento di ulteriori nove settimane per la cassa integrazione.
– indennizzi ai professionisti e ai lavoratori autonomi con partita iva: il decreto prevede anche per il mese di aprile il bonus dell’importo da 600. Il bonus sarà possibile anche nel mese di Maggio ma con evidenza delle perdite dei ricavi e in questo caso l’importo del bonus può salire fino a 1000.
– contributi a fondo perduto: importo minimo di 1000 euro nel caso persone fisiche e di 2000 euro per le aziende. Nel decreto viene poi spiegata la modalità di calcolo, che dipende dai decrementi registrati di fatturato.
Decreto per il rilancio: IRAP, IVA, IMU
– azzeramento dell’imposta regionale sulle attività produttive fino a Giugno: infatti le imprese e i lavoratori autonomi che hanno un trend di ricavi del valore fino a 250 milioni, non dovranno pagare l’IRAP.
– sul fronte IVA si registra la posticipazione fino a settembre, come data di ripartenza per i versamenti IVA.
– Per alberghi e stabilimenti balneari, niente azzeramento dell’acconto IMU che era previsto per Giugno.
Locazioni immobili, bollette, sanificazione
– Il decreto per il Rilancio prevede anche agevolazioni in ambito di locazioni immobili. Per le imprese con fatturato fino a 5 miliardi di euro è previsto un credito d’imposta al 60%.
– Le imprese hanno agevolazioni anche sulle bollette per una durata pari a tre mesi.
– Sono previsti anche ulteriori Crediti d’imposta per le opere edilizie venute necessarie per tutelarsi contro il coronavirus; ci si riferisce alle misure di sicurezza e agli interventi di sanificazione degli ambienti di lavoro.
Startup innovative
– Anche per le startup innovative sono previsti interventi e agevolazioni. La manovra infatti prevede risorse supplementari pari a 100 milioni di euro rispetto al piano di finanziamento di 10 milioni previsto nel 2020. Previsti altri 200 milioni di euro al Fondo di garanzia per startup e pmi innovative. Le startup sono poi state equiparate a università e istituti di ricerca per quanto riguarda le spese ammissibili.
Mobilità, Ecobonus e regolarizzazione stranieri per agricoltura
– Sul fronte della mobilità sono previsti incentivi fiscali per di biciclette o monopattini fino a 500 euro.
– Ecobonus al 110% per rilanciare il comparto dell’edilizia e valorizzare immobili privilegiando l’aspetto dell’eco-sostenibilità, il fattore antisismico, la riqualificazione energetica e il concetto di green building.
– Regolarizzazione degli stranieri destinati a lavorare nel settore agricolo.